sabato 27 febbraio 2016

Acquario e planetarioPorto Santo Stefano

 Acquario Porto Santo

Stefano



Le principali vasche dell'acquario intendono rappresentare diversi ambienti e piani litorali: il circalitorale superiore (profondità 30-50 m), con spugne, gorgonia rossa, crostacei come l'aragosta, molluschi come la vacchetta di mare, echinodermi come la stella gorgone e il riccio di mare; l'infralitorale inferiore (profondità 15-30 m), che ha come abitatori il sarago pizzuto e il sarago maggiore, il dentice, la spigola, lo scorfano nero e il paguro; l'infralitorale superiore (profondità 0-15 m), con le salpe, i cavallucci marini, varie specie di Labridi, le donzelle, le donzelle pavonine, la pinna comune e la murena

Oltre a queste vasche principali, sono situate nell'acquario altre piccole vasche tematiche, che ospitano numerosi pesci come i gattucci di mare, i cavallucci, le murene, i pesci ago. Una vasca ricostruisce l'ambiente della grotta sottomarina, mentre altre quattro vasche ospitano polpi, donzelle, saraghi, aragoste e magnose. Nell'aprile 2013 è stata inaugurata una vasca tropicale, l'unica dell'acquario che non incentrata sul mar Mediterraneo, che ricostruisce l'ambiente con coralli tropicali ed alcune specie di abitatori delle barriere coralline, tra cui i noti pesci pagliaccio













Planetario







Il termine planetario si riferisce ad uno strumento ottico utilizzato per riprodurre in modo estremamente realistico la volta celeste su uno schermo di proiezione. E tutti insieme abbiamo osservato l’universo…..








Cattolico: ho visto un pesce grossissimo

Santiago: quello con la bocca aperta che si chiamava Carlotta

Sasha: il collo si muoveva come Nemo

Giulia: i pesci piccolini

Castagnini: l'anguilla il pesce palla e il pesce pagliaccio, e i coralli

Clea: mi sembrava la morena di Ariel

Greta: c'erano le aragoste

Cassetta: c'era l'astice dentro lo scoglio

Cassetta: c'erano pesci incastrati

Castagnini: pesci di ogni specie, granchi grigi con baffi lunghi

Sasha: c'era il delfino di plastica

Eleonora: c'era un pesce gigante

Sarà: ho visto Nemo

Milena: ho visto la morena

Rachele: c'era il pesce trombetta

Cosa abbiamo visto nel planetario????

Sasha: era un posto chiuso come la chiesa

Santiago: c’erano tante stelle

Giulia: ho visto la terra

Greta: la luna non è una stella il sole si

Cassetta: ho visto tanti pianeti neri

Clea: c'erano i pesci nello spazio

Sara: tutto girava

Castagnini: il sole gira intorno alla terra veloce

Sasha: no noi non cadiamo mai

Milena: a me piaceva il buio

Eleonora: la terra è rossa

Cassetta: noi non voliamo mai l’aereo si

Rachele: ma la terra non vola

Sasha: io ho visto l'ombra

Lisa: le stelle

Milena: c'era il fuoco di stelle
 Castagnini: no quelle erano le stelle esplose

Cattolico: la luna ha tanti buchi


sabato 20 febbraio 2016

Il mio amico Nanuk

Il mio amico Nanuk
La storia di una grande amicizia

Circolo Artico Canadese. Luke è un ragazzo di 13 anni e Nanuk un cucciolo di orso polare di 4 mesi. Il giovane Luke sfida i pericolosi elementi naturali per riportare il cucciolo di orso, altrimenti destinato a finire in uno zoo, alla madre orso catturata dai rangers della cittadina di Devon, dove Luke vive, e trasportata in elicottero nel grande Nord. Lo aiuta nella difficile impresa Muktuk, guida di origini Inuit che conosce bene la regione degli orsi polari. Nel rischioso viaggio fino all'estremo nord, una tempesta e il crollo di giganteschi ammassi di ghiaccio separano Muktuk da Luke e il cucciolo. Abbandonati a loro stessi, i due devono vedersela da soli con branchi di orsi polari, iceberg giganti, orche e lo scioglimento primaverile della banchisa polare. Alla fine Nanuk riesce a tornare dalla mamma orsa e Luke ritorna dalla sua famiglia.
Personaggi:
-      . -  Nanuk: Nanuk è un cucciolo di orso polare di 4 mesi.
-   - Luke Mercier: È un ragazzo di circa 13 anni che vive nel villaggio canadese di Devon, alle porte dell'Artico estremo.

-   - Muktuk: È un'esperta guida artica e migliore amico del defunto padre di Luke, di origini per metà canadesi e per metà Inuit.









sabato 13 febbraio 2016

Cerbero e i golosi

Cerbero e i golosi



Cerbero nella mitologia greca era uno dei mostri che erano a guardia dell'ingresso degli inferi, su cui regnava il dio Ade. È un mostruoso cane a tre teste, le quali simboleggiano la distruzione del passato, del presente e del futuro. Tutto il suo corpo era ricoperto, anziché di peli, di velenosissimi serpenti, che ad ogni suo latrato si rizzavano, facendo sibilare le proprie orrende lingue. Il suo compito era impedire ai vivi di entrare ed ai morti di uscire.















                                      I golosi
Il terzo cerchio dove egli si trova è quello de la piova / etterna, maladetta, fredda e greve, che cade sempre uguale con la stessa intensità; essa è composta da grossa grandine mischiata a acqua nera e neve, e si riversa nell'aria tenebrosa: la terra ricevendo questa pioggia puzza e diventa fanghiglia.

Qui si trova Cerbero fiera crudele e diversa (strana), che latra con tre teste sulla gente nella fanghiglia. I golosi giacciono a terra, con il viso nel fango, e sono torturati da una pioggia incessante








                     I golosi.......e la nutella









 














                  Dalla nutella...... al quadro